Tra i pittori che fecero del colore il suo punto di forza vi è André Derain, che erede dell’impressionismo, presentò le sue opere con nuove forme e colori tanto da entrare a far parte del Fauvismo. Linee semplici, colori saturi e dal forte constrasto, in parte influenzati dalle forme dell’arte africana, sono alla base delle opere di questo pittore; elementi che messi insieme sono in grado di rappresentare la realtà ritratta in modo innovativo.

André Derain nacque in Francia, a Chatou nel 1880, nei dintorni di Parigi, e dopo aver aver abbandonato i suoi studi di ingegneria, si dedicò completamente al mondo della pittura. Iscrittosi all’Accademia d’Arte di Parigi nel 1898, ebbe modo di conoscere Maurice de Vlaminck ed Henri Matisse, due tra i principali esponenti del Fauvismo. Influenzato dal loro stile pittorico, impostò gradualmente il suo stile.

Le prime occasioni per l’artista di far conoscere le sue opere le ebbe nel1905 quando espose al Salon d’Automne e al Salon des Indépendants, inserendosi nel gruppo del Fauvismo. Le sue opere di questo primo periodo sono realizzate con colori ardenti, privi di chiaro scuro, composti da forme e tratti semplici, ma raffinati nel contesto e mai astratti. Bellissimi e rappresentativi in questo contesto sono le opere Il porto di Collioure (1905) e Le navi a Collioure (1905). Questo piccolo porto della Catalonia con i suoi colori mediterranei fu un soggetto comune a molti artisti fauves, tra cui anche Matisse.

Nel 1911 il suo stile ebbe una radicale evoluzione, con l’introduzione graduale del chiaro-scuro, ed entrando in un periodo definito “gotico”. Comunque persona dalle ampie vedute entrò in contatto con molti alti artisti di stili completamente diversi, e appoggiò nuove forme artistiche come il Dadaismo ed il Surrealismo. Operò anche in altre forme artistiche in particolare svolse molte commissioni come illustratore e stampatore.
