Carlos Schwabe (1866-1926) è stato un pittore svizzero di origini tedesche ed è considerato uno dei principali esponenti dell’Art Nouveau e del simbolismo in Europa. Il suo stile particolare e le sue rappresentazioni sognanti influenzarono molti artisti successivi, come Gustav Klimt e Alphonse Mucha. Il suo particolare stile raffigurativo conserva moltissimi aspetti allegorici e simbolici del simbolismo, ma molte opere presentano forme prese dalla natura, che non solo conservano gli aspetti simbolici, ma si ripetono e vanno a costituire uno spazio ed un ritmo geometrico con scopi anche decorativi dell’Art Nouveau.

La vita di Carlos Schwabe
Schwabe nacque ad Altona, in Germania, ma si trasferì con la sua famiglia a Ginevra quando aveva appena 4 anni. Fin da bambino, Schwabe mostrò un forte interesse per l’arte e ricevette le prime lezioni di disegno da suo padre, un architetto. Nel 1882, all’età di sedici anni, Schwabe si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Ginevra, dove studiò sotto la guida di Barthélemy Menn. Durante i suoi studi, Schwabe sviluppò un interesse per l’illustrazione e iniziò a lavorare come illustratore per riviste come “L’illustration” e “Le Livre d’Art”.

Nel 1890 Schwabe si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con la comunità artistica simbolista e Art Nouveau. Nel 1892 espose alcune sue acqueforti alla Société Nationale des Beaux-Arts e l’anno successivo tenne la sua prima mostra personale alla Galerie des Artistes Modernes, dove presentò una serie di acqueforti ispirate al simbolismo. Nel 1894 Schwabe tornò a Ginevra, dove continuò a lavorare come illustratore per importanti riviste come “La Revue Blanche” e “Le Mercure de France”.

Nel corso degli anni successivi, Schwabe continuò a lavorare come illustratore e a dipingere opere simboliste e Art Nouveau. Nel 1900 partecipò all’Esposizione Universale di Parigi, dove presentò una serie di pannelli decorativi per il padiglione svizzero. Negli anni ’10 l’artista si dedicò alla decorazione di vetrate e mosaici, lavorando in collaborazione con l’architetto Maurice Denis. Nel 1912 fu invitato a partecipare alla prima mostra di Art Nouveau svizzero a Zurigo, dove espose una serie di lavori decorativi.

Carlos Schwabe morì il 22 gennaio 1926 a Avigliana, in Italia, dove si era trasferito alcuni anni prima per motivi di salute.
Lo stile
La maggior parte delle opere di Schwabe sono caratterizzate da un’atmosfera sognante e misteriosa, spesso con figure femminili allegoriche, fiori e creature fantastiche. I suoi dipinti e le sue illustrazioni sono stati influenzati dal movimento simbolista, che cercava di rappresentare le emozioni e le idee attraverso simboli e immagini allegoriche.

La maggior parte delle sue opere sono caratterizzate da un’atmosfera sognante e misteriosa, spesso con figure femminili allegoriche, fiori e creature fantastiche. Comunque le sue opere mostrano già caratteristiche che preannunciano l’Art Nouveau, con le figure di secondo piano che si ripetono geometricamente, e non solo simbolicamente a riempire lo spazio di rappresentazione. Qui le forme non hanno solo scopo simbolico o allegorico, ma anche geometrico e decorativo. Tale trasformazione dal simbolismo all’Art Nouvean la ritroviamo non solo nelle sue pitture, ma più espressamente nella sua attività di decoratore, in cui Schwabe ha realizzato numerosi progetti per le arti decorative, come vetrate, mosaici e affreschi.

L’evoluzione tra simbolismo e Art Noveau nelle opere di Schwabe, riflette in gran parte il desiderio dei simbolisti di creare una dimensione interiore di realtà, distinta dalla realtà esterna, e di rappresentare le emozioni e le idee in modo allegorico, piuttosto che descriverle in modo diretto. Fiori, piante, foglie, insetti e animali, che simbolicamente rappresentano idee o stati d’animo specifici, prendono spazio nelle pitture in conformazioni geometriche, si incastrano, formano mosaici e schemi ripetitivi, aggiungendo al simbolo anche un movimento, un effetto decorativo e riempitivo, ma che simbolicamente anch’esse sembrano fluttuare in un mondo sospeso tra realtà e sogno. Un esempio di tutto ciò lo possiamo vedere nella sua opera La vergine dei Gigli (1899).

Non solo le forme, ma anche la scelta di colori di Schwabe è altrettanto importante nella creazione dell’atmosfera onirica delle sue opere. Le sue palette sono spesso composte da colori tenui come il rosa, l’azzurro e il verde pallido, che contribuiscono a creare un senso di quiete e di serenità.