Tra i precursori dell’impressionismo e dell’arte moderna in generale, Édouard Manet ne è forse il più grande ed indiscusso. Le sue opere ruppero la tradizione pittorica dell’Ottocento, ormai stanca e ripetitiva, ne estrasse alcune caratteristiche per lui ancora degne e aggiunse nuovi concetti. rivoluzionando completamente il concetto d’arte. I suoi quadri oggi hanno un valore artistico incredibile e sono tra i più ammirati al mondo.

Manet fu il primo a mettere in discussione l’approccio tradizionale della pittura dell’Ottocento. Allontanandosi dai soggetti rappresentati in maniera idealistica, pose invece l’attenzione alla pittura stessa, con una tecnica ed una scelta dei colori atti ad esaltare caratteristiche e concetti diversi rispetto alla semplice rappresentazione del soggetto stesso.

Aspetti innovativi da lui introdotti furono per esempio la pennellata libera e visibile, in contrasto con quella che fino ad allora era diventata quasi una “fotografica” rappresentazione della realtà. Un’altra innovazione fu la diminuita rilevanza per la prospettiva e le profondità di campo: il soggetto viene rappresentato in maniera piana e riempitiva, senza mai andare a cercare uno spazio in cui rappresentarlo.

E ancora, il ruolo dei colori: la colorazione naturale viene spesso sostituita da colori saturi, allo scopo di rivelare in maniera inconscia le emozioni e le sensazioni che si celano nel soggetto rappresentato e in ciò che lo circonda. Questo un concetto completamente innovativo, poco percepibile prima di allora, ma che sarà il fondamento di tutta l’arte moderna.

Ulteriore innovazione che lo contrappose agli artisti del primo Ottocento e del Realismo in generale, fu però la scelta dei soggetti da raffigurare. I soggetti prediletti da Manet sono soggetti comuni, legati principalmente agli aspetti della vita moderna. Non c’è niente di ideale o di nostalgico nelle sue scelte, i personaggi da lui rappresentati vivono nel quadro gli aspetti della vita mondana dei tempi moderni: gente che passeggia, festeggia o partecipa ad eventi che scandiscono la vita moderna.

Manet non rifiutò mai l’arte dei suoi predecessori, l’adattò semplicemente ai tempi moderni che stavano giungendo. Infatti pittori come Velázquez e Goya furono presi da Manet come modelli da seguire, da cui trarre le giuste direttive da conservare e modernizzare, per ricomporle nelle sue opere. Creò quindi un ponte tra il Realismo e l’Impressionismo senza mai entrare a far parte di nessuno dei due mondi.

Manet fu infatti associato allo stile impressionista, grazie a Degas e Monet che lo videro sempre come loro precursore. Ma in realtà Manet non si identificò mai come impressionista, né pratico mai la pittura en plen air, anche se si deve a lui la creazione di tutte le basi artistiche necessarie per dare l’incipit all’impressionismo.
