Egon Schiele - La morte e la fanciulla (1915)

Egon Schiele e le due facce del suo universo espressionista

Tra i pittori austriaci più moderni, quello che spicca di più per genialità e sregolatezza vi è Egon Schiele. Morto in giovane età a 28 anni, produsse però moltissime opere che con il loro stile innovativo e allo stesso tempo sregolato, scandalizzarono il pubblico dell’epoca. Le immagini provocanti, con scene di nudo certamente molto esplicite erano dei soggetti a cui gli austriaci dei primi del Novecento non erano certamente abituati. Nonostante questo, i suoi quadri, con soggetti così espressivi e raffigurati con linee ricche, ondulate, dai toni densi e saturi, hanno reso Schiele uno dei più grandi interpreti dell’espressionismo.

Egon Schiele - Self-Portrait with Chinese Lantern Plant (1912)
Egon Schiele – Self-Portrait with Chinese Lantern Plant (1912)

Egon Schiele nasce nel 1890 a Tulln an der Donau, una piccola cittadina sul Danubio a pochi chilometri da Vienna in Austria. Suo padre, capostazione lo indirizzò verso studi tecnici per introdurlo nella carriera ferroviaria, ma il giovane dimostrò immediatamente le sue doti artistiche. Alla morte del padre, nel 1905, la sua tutela passò sotto un ricco padrino, che ne comprese le abilità e lo fece iscrivere all’Akademie der bildenden Künste (Accademia di Belle Arti) di Vienna nel 1906.

Egon Schiele - Krumau (1911)
Egon Schiele – Krumau (1911)

Nel 1907 ebbe modo di studiare con l’allora maestro e già famoso pittore Gustav Klimt. Fu tale il fascino e l’ammirazione che Schiele provò per il suo maestro che ne rimase profondamente influenzato per tutta la sua carriera artistica. Moltissimi elementi delle sue opere riprendono lo stile di Klimt, adattandoli e trasformandoli in base alla sua personalità.

Egon Schiele - Houses with Laundry (1914)
Egon Schiele – Houses with Laundry (1914)

Purtroppo, eccetto che l’incontro fortuito con Klimt, per il resto Schiele rimase molto deluso dagli studi all’Accademia, troppo rigidi e ancorati su concetti per lui superati. Quindi nel 1909 lasciò gli studi, per formare un gruppo con altri artisti simili a lui, chiamato il Neukunstgruppe. Una volta indipendente, cominciò a frequentare i cafè artistici di Vienna e seguendo la sua particolare sensibilità e tendenze, cominciò a sviluppare un suo proprio stile, che lo rese poi famoso.

Egon Schiele - Woman in Black Stockings (1913)
Egon Schiele – Woman in Black Stockings (1913)

Grazie anche all’aiuto di Klimt, che lo introdusse nell’ambiente, Schiele poté esporre per la prima volta le sue opere già nel 1909, e negli anni successivi insieme ai membri del NeuKunstgruppe. Ed è in questo periodo che Schiele cominciò ad evidenziare quel suo lato un po’ particolare, che gli causò non pochi problemi in seguito. Infatti con Klimt condivideva il fascino della rappresentazione di nudi (sia maschili che femminili), e moltissime erano le modelle con cui aveva a che fare.

Egon Schiele - Reclining Woman with Green Stockings (Adele Harms) (1917)
Egon Schiele – Reclining Woman with Green Stockings (Adele Harms) (1917)

Il problema era che Schiele instaurò un rapporto estremamente morboso con le sue modelle, in particolare per quelle di giovane età, forse troppo giovani: alcune sue opere ritraevano ragazzine in pose erotiche. Nel 1912, questi suoi gusti portarono un ufficiale della marina in pensione a denunciarlo per atti immorali, con l’accusa di aver sedotto sua figlia non ancora quattordicenne. Comunque il pittore rimase in prigione solo poco tempo. Al processo molte accuse decaddero, e fu accusato solo di aver mostrato al pubblico immagini oscene.

Egon Schiele - Donna distesa (1917)
Egon Schiele – Donna distesa (1917)

Una volta uscito dal carcere, il pittore dovette ricostruirsi un’immagine. Ancora l’amico Klimt gli fu accanto, introducendolo nuovamente nell’ambiente e facendogli conoscere persone importanti dell’ambiente artistico. Nel 1913, quasi un anno dopo la brutta esperienza, Schiele riuscì ad esporre le sue opere in una prima esposizione totalmente dedicata a lui. Il suo stile era notevolmente maturato e le opere esposte gli procurano un grande successo e notorietà.

Egon Schiele - Edge of Town (Krumau Town Crescent) (1918)
Egon Schiele – Edge of Town (Krumau Town Crescent) (1918)

Nel 1914, Schiele si sposò con una delle sue modelle, Edith Harms, che acconsentì al matrimonio solo se l’artista avesse rinunciato a qualsiasi altra fonte ispiratrice e modella. Schiele visse negli anni seguenti il periodo più tranquillo della sua vita. Questo però solo fino al 1918, anno in cui esplose in Europa l’influenza spagnola. Edith, incinta di suo figlio, fu colpita dal malore e morì. Tre giorni dopo la seguì Schiele.

Nonostante l’ambigua reputazione che Schiele si creò nella sua carriera artistica, il suo particolare stile raffigurativo, i soggetti rappresentati e le loro espressioni, hanno oltraggiato il pubblico dell’epoca, ma al tempo stesso lo hanno anche affascinato. Da un lato abbiamo i soggetti erotici, espressione di un incontenibile e traumatico desiderio, dall’altro abbiamo raffigurazioni malinconiche, di una profondità espressiva elevata, segno di un universo interno e personale dell’artista non sempre ben compreso dal pubblico.

Egon Schiele - La morte e la fanciulla (1915)
Egon Schiele – La morte e la fanciulla (1915)

Nell’opera La morte e la fanciulla del 1915, si ha una delle massime espressioni artistiche di Schiele. Nel quadro sono rappresentati una giovane donna ed un uomo abbracciati su di un lenzuolo bianco. L’allegoria del soggetto è traumatica: la donna dall’espressione disperata, cerca conforto nell’abbraccio di una figura maschile che simboleggia la Morte. Quest’ultima accoglie la donna come mostrarle conforto e sicurezza, con una mano poggiata sul capo a modo di protezione. La rappresentazione è forte e molto simbolica: un’opera di Schiele di espressionismo ai massimi livelli.