Jean-Baptiste Camille Corot - Stormy Weather, Pas de Calais (c.1870)

Jean-Baptiste-Camille Corot, il suo stile morbido ed armonioso che tanto affascinò gli impressionisti

Jean-Baptiste-Camille Corot è stato un famoso pittore francese del XIX secolo ed esponente del Romanticismo francese. È stato uno dei precursori dell’impressionismo e ha lavorato sia come pittore di paesaggi che di ritratti. La sua opera si caratterizza per l’uso di toni morbidi e delicati, che riflettono la sua passione per la natura e la sua ricerca di un’atmosfera tranquilla e armoniosa. Corot ha avuto un’importante influenza sulla pittura francese del suo tempo e ha ispirato molti artisti successivi, tra cui soprattutto gli impressionisti.

Jean-Baptiste Camille Corot - Il ponte di Mantes (1868-70)
Jean-Baptiste Camille Corot – Il ponte di Mantes (1868-70)

Un po’ di biografia di Corot

Jean-Baptiste-Camille Corot è nato il 16 luglio 1796 a Parigi, in Francia. Il padre di Corot era un commerciante di tessuti e sperava che suo figlio avrebbe seguito le sue orme, ma Corot nutriva una forte passione per l’arte sin da giovane. Nel 1822, Corot decise di abbandonare il lavoro in azienda e di dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Si trasferì a Roma, dove studiò l’arte italiana e dipinse paesaggi e ritratti. Nel corso degli anni successivi, Corot viaggiò in tutta Italia e in Francia, continuando a dipingere e a perfezionare il suo stile. Di questo periodo abbiamo molti quadri di paesaggi italiani, di gradevole pregio come Vista dei Giardini Farnese(1826).

Jean-Baptiste Camille Corot - View from the Farnese Gardens (1826)
Jean-Baptiste Camille Corot – View from the Farnese Gardens (1826)

Nel 1827, Corot fece il suo debutto ufficiale al Salon di Parigi, la principale esposizione d’arte della Francia, proponendo uno dei suoi dipinti fatti in Italia, il famoso Ponte di Narni (1826). Tale opera riscosse un discreto successo da parte della critica che esaltò i colori tenui e caldi, i tratti semplici e delicati, creando uno scenario bucolico con macchie di alberi e distese di verdi prati. Questo gli portò una certa fama tra gli artisti parigini emergenti, che ne rimasero affascinati. I tratti non definiti dell’opera e la gamma di colori fu un forte spunto per i giovani e futuri impressionisti nel realizzare il loro nuovo stile.

Jean-Baptiste Camille Corot - Ponte di Narni (1826)
Jean-Baptiste Camille Corot – Ponte di Narni (1826)

Negli anni ’30 e ’40 del XIX secolo, Corot si concentrò principalmente sulla pittura di paesaggi, perfezionando ulteriormente il suo stile. I toni morbidi e delicati delle pennellate conferivano alle sue opere un’atmosfera di tranquillità e armonia. Corot trascorse gran parte del suo tempo a dipingere in campagna, studiando la natura e cercando di catturare la bellezza e la serenità dei suoi paesaggi. Un esempio lo possiamo trovare nella sua opera Ville-d’Avray (1865).

Jean-Baptiste Camille Corot - Ville-d’Avray (1865)
Jean-Baptiste Camille Corot – Ville-d’Avray (1865)

Dagli anni ’50, Corot si dedicò anche alla pittura di ritratti, realizzando molte opere raffiguranti donne a mezzo busto o a tre quarti, con particolari posizioni delle mani ed un atteggiamento di posa, ma con una forte espressione di rilassatezza e di calma, come per esempio La Songerie de Mariette (1869-70). Non disegnò neanche di dipingere molte figure famose dell’epoca, tra cui il poeta Alfred de Musset e l’imperatrice Eugenia di Francia. Jean-Baptiste-Camille Corot morì il 22 febbraio 1875 a Parigi, all’età di 78 anni. Lasciò dietro di sé un’eredità duratura nella pittura francese, e le sue opere continuano ad essere apprezzate e ammirate in tutto il mondo.

Jean-Baptiste Camille Corot - La Songerie de Mariette (1869–1870)
Jean-Baptiste Camille Corot – La Songerie de Mariette (1869–1870)

Lo stile di Corot

Jean-Baptiste-Camille Corot è stato uno dei principali rappresentanti del Romanticismo francese, con un particolare interesse per la pittura di paesaggi. Tuttavia, il suo stile si caratterizzava per una certa semplicità e naturalità, e il suo obiettivo era quello di catturare l’atmosfera e l’impressione generale di un luogo piuttosto che una rappresentazione dettagliata e realistica della natura. Bellissimo esempio di questo è l’opera Stormy Weather, Pas de Calais (c.1870), dove le condizioni atmosferiche del luogo si rispecchiano nel tratto corto delle pennellate.

Jean-Baptiste Camille Corot - Stormy Weather, Pas de Calais (c.1870)
Jean-Baptiste Camille Corot – Stormy Weather, Pas de Calais (c.1870)

Oltre alla sua predilezione per la pittura di paesaggi e alla sua adesione al movimento romantico, lo stile di Jean-Baptiste-Camille Corot presenta alcune peculiarità che lo distinguono da altri artisti del suo tempo. La caratteristica principale a contraddistinguere lo stile di Corot nelle sue opere è l’atmosfera dei luoghi rappresentati. L’artista ebbe la grande capacità di utilizzare colori morbidi e sfumati per creare un’atmosfera di tranquillità e serenità. I suoi paesaggi, spesso presentano una sorta di “velatura” che crea un senso di nebbia o di bruma.

Jean-Baptiste Camille Corot - Trinità dei Monti (1825-1838)
Jean-Baptiste Camille Corot – Trinità dei Monti (1825-1838)

Altra caratteristica fondamentale che ritroviamo nelle opere di questo artista è la semplicità dei tratti. Nonostante l’attenzione alla composizione dei soggetti rappresentati, questi apparivano descritti in modo essenziale, senza troppi dettagli, concentrandosi piuttosto sulla sensazione che questi trasmettevano. Inoltre, un’altra peculiarità di molti suoi paesaggi è quello di utilizzare la tecnica della “prospettiva aerea”, dove il soggetto veniva raffigurato come vedendolo da svariati metri di altezza. Tale tecnica conferiva alle pitture un senso di profondità. Un esempio di tale tecnica lo abbiamo nell’opera Trinità dei Monti (1825-1838) in cui si nota perfettamente che il terreno alla base non è allo stesso livello di chi pittura, che invece risulta sospeso a diversi metri di altezza.

Jean-Baptiste Camille Corot - La Femme à la perle (1869)
Jean-Baptiste Camille Corot – La Femme à la perle (1869)

Un altro fattore che possiamo aggiungere allo stile peculiare di Corot nell’ambito del Romanticismo è il suo lungo tempo trascorso in Italia, dove indipendentemente dalle sue prime opere paesaggistiche, rimase molto influenzato dalle opere di artisti come Raffaello e Leonardo da Vinci. Tale influenza nel suo stile di pittura può non essere così palese, soprattutto nell’ambito della raffigurazione dei paesaggi naturali, ma per quanto riguarda i ritratti, si possono notarne delle evidenze, come per esempio ne La Femme à la perle (1869). Quest’opera mostra più di ogni altra spunti catturati dagli artisti dell’Italia Rinascimentale.