Piet Mondrian ed il neoplasticismo

Piet Mondrian ed il Neoplasticismo

Tra i pittori olandesi più famosi del XX secolo vi è Piet Mondrian, tra i primi che lasciandosi alle spalle l’impressionismo, sviluppò uno stile basato su opere geometriche, apparentemente semplici, ma che nascondevano un lungo studio a priori, basato sull’equilibrio tra forme e colori. Nacque così il neoplasticismo.

Piet Mondrain - Melo in fiore (1912)
Piet Mondrian – Melo in fiore (1912)

Piet Mondrian, o meglio Pieter Cornelis Mondriaan, nacque ad Amersfoort nel 1872, un città dell’Olanda in cui nei suoi primi anni della sua vita trovò ispirazione raffigurando la campagna olandese, con fattorie e mulini e campi coltivati. Questi paesaggi rurali furono rappresentati utilizzando principalmente lo stile impressionista, stile di cui l’artista si formò seguendo la tendenza del momento.

Piet Mondrain - View of Wintersvijk (1899)
Piet Mondrian – View of Wintersvijk (1899)

Comunque nonostante la pittura en plein air e le tecniche di base dell’impressionismo, si intravedono già nelle sue prime opere il ruolo che i colori avrebbero poi significato per l’artista in futuro. I colori tendono ad essere limitati, concentrati principalmente sui tre colori primari: rosso, giallo e blu. Una di queste opere è per esempio L’albero Rosso (1910), in cui il soggetto assume un ruolo secondario, e sono le forme ed i colori ad assumere il ruolo di protagonista. I rami sono linee nere che delimitano spazi colorati in blu, dai rami dell’albero in rosso e la profondità scandita in modo minimalista con luci e riflessi gialli.

Piet Mondrain - Albero Rosso (1910)
Piet Mondrian – Albero Rosso (1910)

 Il passo successivo lo abbiamo con l’abbandono di soggetti reali e la tendenza ad astrarre sempre di più le sue rappresentazioni. Partendo dalle forme dei soggetti presenti in natura è passato via via ad astrarne solo le forme, rinforzandone così l’uso dei colori primari. Infatti tra il 1905 ed il 1908, nelle sue opere si possono intravedere ancora alberi e specchi d’acqua ma quasi rappresentati come semplici macchie.

Piet Mondrain - Fattoria presso Duivendrecht (1916)
Piet Mondrian – Fattoria presso Duivendrecht (1916)

Questo suo intendere gli oggetti e le cose intorno a lui, fu ancora più rafforzato dal movimento cubista, che rinforzò ancora di più i suoi tentativi di semplificazione dei soggetti dipinti astraendone le forme e sottraendone i contenuti. Bello vedere il passaggio concettuale e stilistico dall’opera Natura Morta con Vaso di Zenzero I (1911) alla Natura Morta con Vaso di Zenzero II (1912) in pieno stile cubista, dove il soggetto si astrae graudalmente nelle sue forme geometriche.

Piet Mondrain - Natura morta con vaso di zenzero I (1911) e II (1912)
Piet Mondrian – Natura morta con vaso di zenzero I (1911) e II (1912)

Infatti in quegli anni si trasferì a Parigi, dove fu completamente assorto dallo stile cubista e concentrandosi sulle opere di Picasso e Braque come punto di riferimento per le sue opere. Stile di cui comunque si allontanò gradualmente sviluppandone una sua forma personale, limitandone le forme ed i colori.

Piet Mondrain - Tavola n.1 (1913)
Piet Mondrian – Tavola n.1 (1913)

Durante gli anni de lla Prima Guerra Mondiale, si rifugiò in Olanda presso una colonia di artisti, in cui conobbe Theo van Doesburg, con cui sviluppò lo stile De Stijl, che significa appunto “lo stile”, ma noto anche come neoplasticismo, e di cui fu pubblicata anche una rivista. In questo stile, linee verticali e orizzontali si combinano per formare spazi in sono sufficienti due o tre colori.

Piet Mondrain - Composizione con grande piano rosso, giallo nero, grigio e blu (1921)
Piet Mondrian – Composizione con grande piano rosso, giallo nero, grigio e blu (1921)

Finita la guerra, Mondrian ritornò a Parigi, ed è proprio in questi anni, che l’artista produsse la serie di opere per cui oggi è famoso in tutto il mondo. In queste pitture, si hanno dei quadrati bianchi o grigi, separati da righe nere ed alcuni di questi quadrati sono colorati con uno dei tre colori primari: giallo, rosso o blu.

Piet Mondrain - Composizione in rosso, blu e giallo (1937-42)
Piet Mondrian – Composizione in rosso, blu e giallo (1937-42)

Con l’avvento del nazismo, Mondrian fu costretto a lasciare Parigi per trasferirsi dapprima a Londra e poi infine a New York. Qui Mondrian sviluppò ulteriormente il suo stile, esplorando nuove combinazioni di linee sovrapposte. Nei suoi ultimi anni di vita, le linee vengono via via sostituite da rettangoli colorati come in Broadway Boogie-Woogie (1942-43). Mondrian morì di polmonite poco dopo nel 1944 all’età di 71 anni.

Piet Mondrian - Broadway Boogie Woogie
Broadway Boogie-Woogie (1942-43) – Piet Mondrian