Acropoli di Atene ed il Partenone

Acropoli di Atene ed il Partenone

A dominare Atene, sia dal punto di vista culturale che geografico è l’Acropoli. Su questa altura sorge uno dei simboli più importanti della civiltà dell’antica Grecia, il Partenone che a gran fatica è riuscito a giungere fino ai giorni nostri, come testimonianza di quella antica società a cui noi tutti dobbiamo moltissimo. Su questa altura sono sopravvissute a mille saccheggi, distruzioni, almeno parzialmente alcune delle più belle opere della cultura ateniese, che ci permettono di poter ricostruire in parte l’architettura e la ricchezza dell’Atene di quei tempi.

Acropoli di Atene ed il Partenone - veduta
Acropoli di Atene

Nel V secolo a.C. Atene aveva raggiunto l’apice della ricchezza e della cultura ed era, insieme a Sparta, la città di riferimento della cultura greca. Pericle, personaggio politico di spicco, promosse una serie di lavori per rendere grandiosa e prestigiosa Atene, tra cui l’Acropoli. Si edificarono quindi su quell’altrura rocciosa, tre nuovi templi, tra cui il Partenone, ed una porta di accesso monumentale che ne esaltasse la maestosità. Successivamente vi si aggiunsero il Teatro di Dioniso a sud ed infine il Teatro di Erode Attico nel II secolo d.C., sfruttando la forte pendenza e la forma naturale delle rupi che separavano l’Acropoli dal resto della valle.

L’accesso all’Acropoli: la Porta Beulé ed i Propilei

Per accedere all’Acropoli, si doveva inizialmente attraversare la Porta Beulé, uno stretto passaggio racchiuso ai lati da mura possenti. Questa porta prende il nome dall’archeologo francese Ernest Beulé che la riportò alla luce nel 1852. Questo passaggio, come le mura circostanti non furono costruite durante il periodo di Pericle, ma risalgono ad un periodo molto successivo, nel tardo Impero Romano.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Porta Beulé
Porta Beulé (Acropoli di Atene)

Infatti fu realizzata nel 267 d.C. a seguito di un’incursione di una tribù germanica, gli Eruli, nella città di Atene. A difesa quindi dell’Acropoli Romana e dei tesori dei templi, fu edificata una cinta muraria con una porta, la Porta Beulé. Per la sua costruzione furono utilizzate le pietre provenienti da altri monumenti che si trovavano ai piedi dell’acropoli, tra cui il monumento coregico di Nikias. Il suo costruttore, Flavio Settimio Marcellino, ci è noto da un’iscrizione che riporta il suo nome.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Propilei
I Propilei

Superata la soglia della porta Beulé ci si trova dinanzi ai Propilei, il maestoso e originale accesso all’Acropoli. I lavori di costruzione, sebbene mai terminati, ebbero inizio nel 437 a.C. ma che furono interrotti definitivamente nel 432 a.C. a causa della Guerra del Peloponneso. Quest’opera fu ideata dall’architetto Mnesicle, e sebbene incompleta risulta ad oggi uno degli edifici più ammirati del mondo antico. La struttura è composta da un edificio centrale di forma rettangolare che viene suddiviso in due porticati, attraverso una parete centrale con cinque porte di ingresso. Le colonne del portico sono in stile dorico e ionico. Al centro vi era un vestibolo con un soffitto blu a cassettoni e con decorazioni a stella dorate.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Propilei
I Propilei

Ai lati dell’edificio centrale vi erano poi due ali, di cui una destinata alla pinakothiki, la galleria d’arte. Oggi molte parti della struttura dei Propilei sono andate distrutte, questo a causa delle moltissime vicissitudini storiche di cui è stata testimone. I Propilei furono infatti utilizzati nelle varie epoche storiche nei più svariati modi: fu una residenza vescovile, fu un palazzo franco, fu utilizzata come fortezza e alla fine come armeria turca. Fu in questo ultimo caso, che essendo un deposito di esplosivi turco, fu presa di mira durante l’assedio dei veneziani, ed esplodendo, arrecò danni considerevoli.

Tempio di Atena Nike

Subito a destra dei propilei vi è il tempio di Atene Nike, che si innalza sullo scalone di accesso sopra un bastione alto circa 10 metri. Questo tempio di Atena vittoriosa fu costruito nel 426-421 a.C. in commemorazione della vittoria sui Persiani da parte degli ateniesi, si conserva infatti un fregio in cui viene rappresentata la battaglia di Platea del 479 a.C. Il tempio fu progettato da Callicrate che scelse come luogo il punto in cui, secondo una leggenda, si suicidò il re Egeo, credendo il figlio Teseo morto a Creta per opera del Minotauro.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Tempio di Atena Nike
Tempio di Atena Nike (Acropoli di Atene)

Il tempio è stato realizzato totalmente in marmo pentelico (un marmo bianco a grana fine) e presenta due portici alle estremità formati ciascuno da 4 colonne ioniche di 4 metri di altezza. Quello che ammiriamo oggi è solo una ricostruzione recente, infatti il tempio originale fu distrutto dai turchi nel 1686, per utilizzarne il marmo nella realizzazione di un bastione di artiglieria sopra la Porta Beulé per scopi difensivi. Si decise di ricostruire il tempio negli anni tra 1834-1838, ed infine anche questo, a causa di instabilità, fu smantellato nuovamente e ricostruito nel 1935 per consolidarne definitivamente la struttura.

L’Eretteo

Una volta soprassati i Propilei ci si trova sull’altura dell’Acropoli di Atene dove si trovano altre importanti costruzioni tra cui l’Eretteo. Questo edificio realizzato tra il 421 ed il 406 a.C. sorge sul punto considerato più sacro dagli ateniesi. Fu proprio in quel punto che il dio dei mari, Poseidone, lasciò i segni del suo tridente, e sempre lì, anche la dea Atene fece germogliare un olivo: entrambi le divinità volevano infatti contendersi il possesso della città di Atene.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Eretteo
L’Eretteo – Acropoli di Atene

Gli ateniesi decisero quindi di costruirci un tempio da consacrare sia ad Atena Polias, che a Eretteo Poseidone. L’edificio ha forma rettangolare e la cella interna è divisa in tre diverse sale, in cui in una di esse vi era una stata sacra di Atena Polias realizzata in legno di olivo. Sui tre lati del tempio vi era un portico formato da colonne ioniche molto decorate, mentre il quarto lato era formato da un muro continuo, intervallato solo da una loggia famosissima: la Loggetta delle Cariatidi.

Acropoli di Atene ed il Partenone - La loggetta delle Cariatidi
La Loggetta delle Cariatidi – Acropoli di Atene

Questa loggia è chiamata così a causa delle statue femminili utilizzate al posto delle colonne, chiamate Cariatidi appunto. Le statue presenti nella struttura sono delle copie mentre le originali si possono ammirare al museo dell’Acropoli. Anche questo tempio fu utilizzato, dopo il periodo classico, a svolgere diverse mansioni, tra cui quella di harem durante il periodo turco. Anche questa struttura è stata completamente ricostruita in epoca recente, dato che i turchi nel 1827 distrussero la struttura originale durante la guerra di indipendenza greca.

Il Partenone

Subito accanto all’Eritetto, a dominare l’Acropoli vi è il Partenone. Questo è il monumento più famoso dell’intera Grecia ed è diventato non solo il simbolo di Atene, ma dell’intera cultura della Grecia antica.

Acropoli di Atene ed il Partenone
Il Partenone

Artefici di questo capolavoro furono gli architetti Callicrate ed Ictino che cominciarono i lavori di costruzione nel 447 a.C. Questo tempio fu edificato per volere degli ateniesi per ospitare la statua di Atena Parthenos (atena fanciulla), una statua alta ben 12 metri e scolpita dal grande scultore Fidia. I lavori richiesero solo 9 anni al termine dei quali il tempio fu dedicato alla dea protettrice della città di Atene. Comunque nè la sua maestà nè il suo splendore architettonico furono sufficienti a salvare anche questa colossale opera dalle male vicissitudini storiche toccate agli altri monumenti dell’Acropoli.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Partenone (retro)
Partenone (retro)

Anche il Partenone fu, nei vari periodi storici, utilizzato per svolgere le più svariate funzioni, tra cui quello di chiesa, poi di moschea, ed infine, purtroppo quello di arsenale, condividendo la medesima sorte dei Propilei. Pieno di esplosivi, fu preso a cannonate nel 1687 dai venenziani in assedio alla città, e dall’esplosione che ne seguì, fu distrutta gran parte della costruzione, tra cui il tetto, la cella interna e ben 14 colonne del portico esterno.

Altri monumenti dell’Acropoli

Proseguendo sul retro del Partenone si giunge ad un’altra costruzione: il Museo dell’Acropoli che attualmente ospita una grande collezione di reperti ritrovati durante i lavori di ristrutturazione dell’Acropoli, tra cui anche le Cariatidi originali e parti del fregio del Partenone. Questo museo fu costruito nel 1878 e poi ampliato dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Acropoli di Atene ed il Partenone - Tempio di Erode Attico
Teatro di Erode Attico (Acropoli di Atene)

A partire dall’Acropoli per poi discendere fino a valle vi è il Teatro di Erode Attico, detto anche Odeion. Questo splendido teatro fu realizzato in epoca romana nel 161 d.C. ed nel 1955 fu completamente restaurato per essere riutilizzato per il suo scopo originale: ospitare spettacoli all’aperto.