A Batalha, vi è un immenso monastero, considerato tra i più belli del Portogallo: il Moistero de Santa Maria da Vitória. Oltre che dal punto di vista architettonico, questo complesso monumentale ha un grande valore storico, dato che fu eretto per celebrare la vittoria del re João sul regno di Castigla del 1385. Battaglia che significò l’indipendenza futura del Portogallo dalla Spagna.

Il Moistero de Santa Maria da Vitória (in italiano: monastero di Santa Maria della Vittoria) si può considerare come il più grande capolavoro gotico del Portogallo. L’intera struttura del monastero è realizzata con la pietra bianca di Porto de Mós, un particolare materiale che diventa giallo ocra nel corso dei secoli. Altra caratteristica peculiare di questo monastero è l’assenza di un campanile, caratteristica comune nelle costruzioni e nei monasteri di ordine dominicano.

I lavori della sua costruzione iniziarono nel 1388 sotto la guida dell’architetto Afonso Domingues. I lavori si protrassero oltre la sua vita, continuando sotto la guida di David Huguet. Comunque il complesso si ampliò in continuazione, dato che ogni re volle lasciare la sua impronta aggiungendo varie strutture, aggiungendo elementi architettonici successivi in stile manuelino, uno stile tipico del portogallo ricco di decorazioni evolutosi nel tardo gotico.

Per esempio, dietro l’abside della chiesa, re Duarte, figlio di re João, volle costruire un mausoleo ottagonale che rimase però incompiuto data la sua morte anticipata. Sebbene incompleto, sia il re che sua moglie Eleonora d’Aragona furono seppelliti in questa sorta di pantheon, chiamato oggi con l’appellativo di Cappella Incompiuta. Anche se senza la parte superiore ed un soffitto a ricoprirla, è rimasta pressochè intatta con tutte le sue ricche decorazioni manueline e fa parte del percorso di visita dei visitatori.

Su di un lato del complesso monastico vi è il chiostro reale, in cui è possibile ammirare alcuni degli archi gotici ai lati che sono stati abbelliti da trafori manuelini. Ad uno dei quattro vertici del chiostro vi è una struttura, chiamata il Lavabo, dove i monaci si lavavano le mani prima e dopo i pasti. Al suo interno vi è una fontana realizzata nel 1450 e dove vi sono stati posti dei pesci.

La struttura principale del complesso è certamente la chiesa, la cui struttura è particolarmente stretta rispetto all’altezza. L’effetto visivo voluto è ancora più evidente all’interno della lunga navata. La volta è a nervature convergenti nel suo centro, illuminata da una luce sottile e tenue proveniente da finestroni di vetrate colorate. L’ambiente interno è piuttosto spoglio e privo di ornamenti, e in fondo alla chiesa il coro accentra una serie di cinque cappelle di cui quella centrale costituisce l’abside.

Per quanto riguarda la sua storia, il complesso si è conservato piuttosto bene nonostante sia il terremoto del 1775, che provocò alcuni danni, e dalle ingiurie inflitte dall’esercito di Napoleone che saccheggiarono ed incendiarono il monastero nel 1810. Poco dopo, nel 1834, l’ordine dei dominicani furono cacciati dal complesso e tutta la struttura rimase in stato completo di abbandono.

Fortunatamente, già 6 anni dopo, nel 1840, re Ferdinando II consapevole del valore architettonico del monastero, iniziò un lungo periodo di restauri che riportò la struttura al suo aspetto originario e che si concluse solo nei primi anni del Novecento. Oggi il Moistero de Santa Maria da Vitória è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.