Nel quartiere di Santa Cruz a Siviglia vi è il Real Alcazar, l’antica residenza dell’allora sultano di Siviglia. Un opera maestosa con i suoi giardini ricchi di fontane ed edifici dalle sale riccamente decorati di arabeschi. Una bellezza d’altri tempi assolutamente da visitare.

Il Real Alcazar di Siviglia
Gli Almohadi sbarcarono in Andalusia (Al Andalus) nel 1147 e fecero di Siviglia la loro capitale, costruendo un granze alcazar come loro residenza. Successivamente, con la conquista spagnola, re Pedro I, nel 1394, decise di trasformare l’alcazar nella sua residenza reale. Per tale lavoro, furono richiamati da tutta l’Andalusia i migliori artigiani per realizzare quello che che oggi chiamiamo il Real Alcazar.

La fusione dello stile lasciato dagli arabi con quello spagnolo all’epoca della riconquista diede vita allo stile Mudejar. L’intero complesso del Real Alcazar che miscela caratteri architettonici arabi con quelli medievali, è stato realizzato con questo stile.

Nel complesso del Real Alcazar vi sono molti giardini strutturati con fontane, terrazze e padiglioni. Nell’antichità l’acqua ed il verde lussureggiante erano considerati dei beni preziosi, degni di una residenza reale. Inoltre erano una gradevole oasi di tranquillità dove i sovrani potevano rifugiarsi.

Il fascino dello Mudejar lo possiamo trovare nel Salon de Embajadores (il salone degli ambasciatori). Una volta all’interno, guardando verso l’alto non si può far altro che ammirare una cupola completamente rivestita in legno intarsiato in oro. Opera risalente al 1427.

La sala, riccamente decorata con arabeschi, si affaccia sul Patio de las Muñecas (Patio delle Bambole) tramite tre archi a ferro di cavallo, ricoperti da Azulejos (maioliche azzurre) e da stucchi riccamente decorati. Questo patio rappresentava il cuore della residenza reale.

Oltre a questo patio, ve ne sono molti altri disseminati per tutto il complesso, come il Patio del la Monteria, il Patio de Yeso ed il Patio de las Doncellas. Questi ampi spazi, generalmente quadrangolari, sono arricchiti da aiuole e fontane, su cui si affacciano arcate riccamente decorate e traforate con arabeschi ed intrecci vari che permettono il passaggio della luce negli ambienti interni. La luce, il verde della vegetazione ed il rumore dell’acqua erano molto importanti e dovevano essere ben visibili e presenti da chi risiedeva all’interno degli edifici.
