A 10 Km a Nord della costa scozzese, si estende l’arcipelago delle Orcadi. Composto da oltre 70 isole, di cui 16 abitate, questo arcipelago riveste oltre ad un grande valore naturalistico, anche una grande rilevanza storica.

Infatti attualmente sono stati rilevati così tanti siti archeologici da essere la zona a più alta concentrazione dell’intera Gran Bretagna di scavi e ritrovamenti archeologici.

Un altro aspetto peculiare dell’arcipelago delle Orcadi è il clima. Infatti grazie all’influenza della corrente del Golfo, queste isole godono di un clima molto più temperato rispetto alla più meridionale Scozia. Quindi non risulterà strano sapere che l’attività principale degli abitanti delle isole Orcadi è l’agricoltura e non la pesca. Le campagne d’estate si riempiono di biondi campi di grano, paesaggio molto inconsueto a queste latitudini.

Il centro principale delle isole Orcadi, Kirkwall è una città deliziosa con le sue stradine sinuose su cui si affacciano case storiche e piccoli negozietti d’artigianato. Questo porto si trova su di istmo che divide l’isola di Mainland (isola più grande delle Orcadi) in due parti (Mainland occidentale e Mainland orientale).

All’interno della cittadina, vi è la cattedrale di St. Magnus, un capolavoro architettonico che vale assolutamente una visita. Costruita nel 1137, in onore di Magnus Erlendsson, conte delle Orcadi, fu ricostruita ed ampliata nei secoli successivi, tanto da vantare stili di carattere normanno, romanico e gotico.

La cattedrale di base romanica, presenta alcuni elementi di architettura normanna, attribuibili ad abili mastri muratori inglesi. La muratura particolare, presenta infatti due diverse colorazioni: l’arenaria rossa estratta in una cava vicino a Kirkwall e l’arenaria gialla dell’isola di Eday.

La chiesa è giunta sino a noi senza subire troppi danni dagli eventi storici. In particolare, la chiesa sfuggì indenne ai grandi danni afflitti alle varie chiese cattoliche durante la riforma protestante del 1560, anche se nel 1614 si ribellò a tale riforma. II Conte di Orkney assediò il castello di Kirkwall distruggendolo, e la cattedrale avrebbe subito lo stesso destino se non fosse stato per l’abile intervento dell’allora arcivescovo di Glasgow, James Law.

Partendo da Kirkwall, ci si inoltra nel Mainland occidentale. Famosa per i molti siti archeologici, questa parte dell’isola offre a tutti i suoi visitatori moltissimi itinerari nella natura e nella storia. Tra i vari siti archeologici vi è il Maes Howe, risalente al 2750 a.C. Questo sito consiste di una camera sepolcrale costruita con elementi che tengono conto della mappatura astronomica dei solstizi. Purtroppo fu saccheggiata dai vichinghi nel 1150, di cui ne sono rimaste traccia in alcune incisioni runiche.

Molti dei siti archeologici evidenziano elevate conoscenze astronomiche da parte di queste antiche popolazioni neolitche. Tra questi il Ring of Brodgar, un cerchio formato da ben 36 megaliti, ed il villaggio neolitico di Skara Brae.

Il Mainland Orientale è invece in gran parte agricolo, con bellissimi campi agricoli, fattorie. Anche qui comunque ci sono alcuni siti interessanti come la Tomba delle Aquile, una necropoli con 340 sepolcri risalente a circa 5000 anni fa.

La seconda isola delle Orcadi è Hoy. Questo nome, di origine norvegese, significa “isola alta”, ed infatti è un’isola che si presenta sorpraelevata rispetto al mare circondata da alte scogliere e faraglioni. Tra questi, vi è l’Old Man of Hoy, un faraglione che si erge per oltre 130 metri sul mare ed ha la forma di un uomo anziano.
