Nel centro della Svizzera, sorge la città di Lucerna, ricca di monumenti, storia e tradizioni. Tra le bianche vette delle Alpi e le acque azzurre del Lago dei Quattro Cantoni, Lucerna è un gioiello medievale ricco di monumenti tra cui il fantastico ponte di legno. Un posto particolare che merita certamente una visita, un’opportunità per conoscere meglio il cuore della Svizzera.
Ponte e piazza della Cappella
La prima cosa che salta all’occhio appena si arriva a Lucerna è il fantastico Ponte della Cappella (Kapellbrucke) chiamato da tutti con il semplice nome di Ponte di Legno. Infatti questo ponte, risalente al periodo medievale è totalmente costruito in legno.

Inoltre a renderlo affascinante è il tetto a capriate che lo ricopre per tutta la sua lunghezza, ma soprattutto della sua forma in generale, dato che si estende diagonalmente rispetto alle rive del fiume Reuss, cambiando nel centro completamente direzione, in corrispondenza di una torre di 34m posta al centro del fiume, chiamata appunto Torre sull’Acqua (Wasserturm).

La particolare forma di questo ponte è dovuta al fatto che in realtà, una volta, era parte integrante delle fortificazioni della città, oggi non più interamente presenti. Quindi nei tempi moderni questo ponte percorribile totalmente a piedi non ha più funzioni difensive ma solo quello di unire le due sponde del fiume, ma soprattutto quella di ammaliare tutti i visitatori provenienti da tutta Europa e non solo. Infatti percorrendolo, oltre che affacciarsi ai suoi bordi per visualizzare il panorama storico della città, si possono osservare all’interno delle decorazioni pittoriche del XVII secolo che raffigurano in maniera folkloristica gli eventi storici che hanno caratterizzato la città di Lucerna.
Visitando il centro storico di Lucerna
Lungo le rive del fiume Reuss, nel cuore del centro storico di Lucerna è possibile notare uno splendido palazzo in stilo gotico-rinascimentale, il Municipio. Questo palazzo è stato edificato intorno al 1600 e cuore della città, ospita nel suo portico sottostante, il mercato rionale (Kornmarkt cioè “mercato del grano”) che si tiene una volta alla settimana ricco di tutti i prodotti del territorio circostante come salumi, formaggi e verdure.
Passando vicino i portici del mercato risalta immediatamente agli occhi un particolare palazzo bianco, ricco di decorazioni spettacolari: la sede della Corporazione di Pfistern.

Continuando ad inoltrarsi nel centro della città allontanandosi dal fiume, ci si ritrova in una larga piazza chiamata Weinmarkt (il mercato del vino). Al centro si trova una bellissima fontana rinascimentale che con le sue ricche decorazioni trova il suo corretto posto in una piazza su cui si affacciano palazzi ricchi di decorazioni colorate e addobbati con insegne e bandiere delle antiche corporazioni della città. Il tutto dà un senso di vivacità e colori tali da rendere ancora più viva questa parte della città.

Proseguendo ancora avanti ed allontanandosi così dal centro storico, il terreno ricomincia a salire e gli ultimi palazzi finiscono a ridosso delle mura fortificate della città, chiamate Mura del Musegg. Anche queste mura, insieme al ponte sono quello che rimane delle antiche fortificazioni che circondavano la città di Lucerna, risalenti al 1400.

In particolare queste mura si presentano in ottimo stato di conservazione e ben definite da tre torri colossali che possono essere visitate gratuitamente e da cui è possibile ammirare il paesaggio circostante: la Torre Schimer, la torre dell’omino e la torre dell’Orologio. Quest’ultima ospita un orologio medievale ancora funzionante, e dove all’interno si possono vedere e “toccare con mano” i meccanismi in ferro che ne determinano il funzionamento.

Il Lago dei Quattro Cantoni
Ritornando indietro verso il centro e avvicinandosi alle sponde del lago dei Quattro Cantoni si può visitare la Collegiata dei Santi Leodegario e Maurizio. Questa chiesa risalente al 1600 in stile tardo-rinascimentale ha sostituito un precedente monastero andato distrutto.
Una volta visitata la Chiesa ci si avvicina al lago e si può cominciare a seguire le sue sponde, allontanandosi via via dalla città. Infatti esiste un bellissimo percorso che fiancheggia il lato, frequestato quotidianamente dai cittadini di Lucerna sia per fare sport, che per fare una meravigliosa passeggiata con la famiglia, godendosi il verde e il magnifico paesaggio del lago. Inoltre troverete moltissimi uccelli acquatici, tra cui cigni e germani reali.

Monumento del Leone
Appena fuori dal centro storico, si entra in un giardino da cui è possibile ammirare il fantastico Monumento del Leone (Löwendenkmal) chiamato anche Leone di Lucerna, un’opera commemorativa realizzata per commemorare le 600 guardie svizzere uccise durante la Rivoluzione Francese.

Questa scultura, opera di Lukas Ahorn nel 1821 basandosi su un progetto di Bertel Thorvaldsen, è davvero incantevole nella sua espressività. Infatti questo leone gigantesco, ferito a morte e sdraiato sui resti di un campo di battaglia (scudi e lance) esprime sofferenza ma allo stesso tempo regalità e onore. La scultura risulta poi ricavata direttamente da una parete di roccia che sovrasta un piccolo laghetto circondato da una folta vegetazione. Ammirando questa scultura dalla parte opposta del laghetto si rimane immediatamente avvolti dall’atmosfera calma, rilassata del luogo circostante e dal rumore dell’acqua che scorre. Il tutto rende ancora più espressiva tale scultura. Merita certamente una visita.
Lucerna dopo il tramonto
Se siete a Lucerna di passaggio, cercate di rimanere per la notte. Infatti non si può assulatamente perdere una visità alla città durante la notte, dove l’effetto caldo dell’illuminazione in concomitanza con i riflessi del fiume e le numerose decorazioni dei monumenti storici, renderanno questa esperienza davvero unica e da ricordare. Se possedete una macchina fotografica saranno moltissime le opportunità di immortalare il tutto con delle fotografie. Ma se disponete di uno smartphone con una camera ad alta risoluzione, vi potete accontentare benissimo ;).

Libri consigliati
Guida di un piccolo viaggio in Svizzera – Jean Paulhan