Porto, non solo di nome, fu da sempre una città strettamente legata ai traffici marittimi. Non è un caso che infatti la conosciamo soprattutto per il famoso vino liquoroso che da questa città viene tutt’oggi esportato in tutto il mondo. Anche se non si affaccia sul mare, il fiume Douro qui largo e maestoso anticipa il mare di pochi chilometri ed è stato da sempre la fonte principale di comunicazione e di commercio. Quindi la città ed il suo fiume sono da considerarsi un tutt’uno sia come paesaggio che come storia.

La presenza del Douro ha da sempre giocato un ruolo rilevante per la storia della città di Porto. Gli antichi Romani vi costruirono un forte e lo utilizzarono come base strategica e commerciale di tutta la Lusitania. Con la caduta dell’impero romano, e delle invasioni barbariche, fu presto sottomessa ai Mori che la dominarono per secoli. Nel IX secolo cominciò la riconquista da parte dei sovrani cattolici ormai limitati a poche terre nel Nord della penisola iberica. Liberata Porto, divenne immediatamente un centro commerciale di grandissima importanza, grazie anche ai crociati che crearono delle rotte tra la città e la Terra Santa.

Secoli dopo con le colonie asiatiche e del Nuovo Mondo, i commerci continuarono importando spezie e altre raffinatezze per i mercati europei. Quando poi le colonie furono occupate dagli olandesi, la città si convertì ulteriormente, divenendo essa stessa produttrice di un bene desiderato in tutta Europa: il Porto. Questo vino liquoroso aveva un buonissimo sapore, si manteneva a lungo e poteva essere quindi portato nei lunghi viaggi via nave. Tutti queste caratteristiche lo resero un bene molto apprezzato dalle varie potenze navali europee, prima tra tutte l’Inghilterra che ne consumava quantità enormi.

Tra tutti i quartieri della città, quello storico e più centrale è il quartiere Ribeira. Qualunque visitatore che venga a visitare la città la identificherà praticamente con questo quartiere, dato che accentra in sé tutte le attrattive principali. Affacciato sul Douro corrisponde infatti al nucleo storico principale, oggi caratterizzato dalle caratteristiche case dai vari colori vivaci e dalle piastrelle riccamente decorate, tra cui i famosi e caratteristici azulejos. In questo quartiere è bello trascorrere le giornate passeggiando tra le numerose viette e piazze in cui i colori dei palazzi contrastano con i tipici panni appesi ad asciugare, sostando in qualcuno dei numerosi locali, ristoranti e caffè dove c’è sempre gente.

Sull’altra sponda del Douro vi è Vila Nova de Gaia, che sebbene sembri un altro quartiere di Porto, si tratta invece di un altro comune. Questo per ragioni storiche, infatti questa zona divenne un comune indipendente per via di Alfonso III che in conflitto con il vescovo di Porto nel XII secolo, creò un porto rivale. Oggi è proprio lungo le sponde di Vila Nova de Gaia che si trovano le migliori cantine di Porto del paese. A far comunicare Porto con Vila Nova de Gaia vi è il Ponte de Dom Luis I. Questo ponte risale al 1886 e fu progettato da Theophile Seyrig, un socio di affari di Gustave Eiffel. All’epoca della sua realizzazione, questo ponte con i suoi 172 metri di lunghezza era il ponte in metallo più lungo al mondo.

Il Sé, la cattedrale di Porto
Tra i monumenti storici più belli e significativi della città di Porto vi è il Sé, cioè la Cattedrale di Porto. Questa imponente chiesa fu costruita tra il XII ed il XIII secolo, durante la liberazione delle terre dei Portogallo dai Mori. Quindi, come molte altre chiese costruite in quel periodo, mostrano quel particolare stile a fortezza che permetteva all’edificio di essere difeso in caso di attacco.

Nei secoli successivi subì diverse modifiche, anche se conserva molti elementi della struttura originaria, come il rosone del Duecento perfettamente conservato. All’interno di grande valore, potrete ammirare una pala di argento che fu preservata dalle truppe napoleoniche nel 1809 grazie al fatto che fu nascosto dietro un muro di gesso eretto prima dell’occupazione. Dal transetto poi si può accedere al bellissimo chiostro del Trecento, in stile gotico, molto raffinato grazie al rivestimento di azulejos che ne decora gran parte delle pareti interne.

La Chiesa di Sant’Ildefonso
Altro monumento religioso di splendida fattura architettonica è la Chiesa di Sant’Ildefonso. Questo edificio fu edificato nel 1739 in onore di Sant’Ildefonso di Toledo, e realizzata in stile proto-barocco. La chiesa subì forti danni agli inizi dell’Ottocento a causa di una forte tempesta, e nel 1819 fu restaurata. Subì altri danni nel 1833 durante un periodo di assedio della città. La splendida facciata odierna, ricca di azulejos è però molto più recente, infatti, opera di Jorge Colaço e realizzata nel 1932.

