Sul dorso delle Murge Occidentali, a segnare il confine tra le fertili pianure baresi ed i tormentati Appennini lucani, sorge la città di Altamura. Questo centro storico, noto in tutta Italia per il suo pane caratteristico, conserva molti monumenti architettonici che svelano il suo antico passato e la sua importanza storica, come la magnifica Cattedrale.

La Storia di Altamura
La zona fu abitata sin da epoche remote; vi è traccia infatti di insediamenti risalenti fin dall’età della pietra nelle zone limitrofe all’attuale centro abitato. Ma per quanto riguarda Altamura, si può affermare con relativa certezza che ebbe origine come città peuceta. I Peuceti furono una delle tribù degli Iapici, che abitarono nell’attuale provincia di Bari nel VI-IV secolo a.C.

Con l’arrivo degli antichi Romani, Altamura era già un centro di notevoli dimensioni, cinto da mura difensive megalitiche di cui oggi si possono ammirare ancora i resti. La città, dopo la caduta dell’Impero Romano, fu totalmente distrutta dalle incursioni saracene che incombettero periodicamente lungo le coste adriatiche per tutto l’ VIII – IX sec. d.C.

Fu Federico II di Svevia nel suo progetto di ricostruzione e consolidazione delle coste adriatiche del suo regno, che fece ricostruire il borgo di Altamura. La città fu dotata nuovamente di una cinta muraria e di un ulteriore castello posto a difesa del centro urbano. Federico II aveva ben chiara l’importanza economica e militare di Altamura. Nello stesso periodo fece erigere anche la splendida Cattedrale di cui oggi possiamo ancora ammirare le fattezze originali. Inoltre Federico II organizzò un’urbanizzazione separata del centro urbano, dividendo la comunità latina da quella greca.

Nei secoli a seguire, le intuizioni di Federico II furono corrette. La città di Altamura si sviluppò ulteriormente grazie alla rete di commerci che si andavano consolidando. La ricchezza di alcune famiglie nobiliari emergenti e del clero portarono alla costruzione di edifici fastosi all’interno del centro abitato.

Fino al Settecento, l’urbanizzazione della città rimase nei limiti della cinta muraria, fu solo dopo il periodo napoleonico che scomparvero i concetti feudali di urbanizzazione e le nuove costruzioni furono erette lungo le principali vie direttrici che si diramavano all’esterno delle mura.

Passeggiando per il centro storico di Altamura
Dato il particolare schema urbanistico di Altamura, per accedere al centro storico si attraversa la Porta Bari, a sinistra della quale si possono intravedere i resti delle antiche mura medievali parzialmente inglobate nel tessuto urbano. Una volta entrati nel centro storico, si percorre Corso Federico II di Svevia, la via principale che taglia in due il centro storico, fino ad arrivare a Piazza Duomo, il cuore della città da cui si può ammirare la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Questa chiesa fu eretta nel 1232 da Federico II contemporaneamente alla fondazione della città. Un terremoto nel 1316 la distrusse parzialmente, ma fu completamente ricostruita. Nella struttura architettonica della cattedrale, seppur con elementi misti non ben classificabili stilisticamente, si vede l’impronta originaria dello stile romanico-pugliese risalente alla costruzione originaria di Federico II.

La facciata risulta elegante, alleggerita nella parte superiore da un arco acuto dominato ai lati da due imponenti campanili, in basso un maestoso portale risalente al XIV-XV secolo d.C, definito “il più ricco di Puglia” proprio per l’abbondanza delle decorazioni che lo coronano ed i due leoni stilofori ai lati. Nella parte centrale invece ritroviamo un altro elemento architettonico di rilievo: uno stupendo rosone trecentesco dotato di ben 15 raggi ad archetti terminali entro triplice ghiera riccamente scolpita.

Analoga ricercatezza scultorea la ritroviamo all’interno dove, oltre agli altari barocchi e agli originari capitelli romanici delle colonne della navata, si può ammirare l’ambone in pietra, il pulpito, la cattedra vescovile ed il coro in legno scolpito. A questi si aggiunge un suggestivo presepe cinquecentesco in pietra scolpita e colorata.

Chiesa di San Nicola dei Greci
Come detto in precedenza, su ordine di Federico II, la città di Altamura fu costruita separatamente in due parti, la parte latina e la parte greca. Per quanto riguarda la parte greca, il monumento di rilievo è la chiesa di San Nicola dei Greci. In questa chiesa, eretta nel 1232, fu officiata la messa in rito greco fino al 1601. Come la cattedrale rappresentava la parte latina, per volere di Federico II, anche la parte greca doveva essere rappresentata da una chiesa. e quindi ne ordino la costruzione in parallelo alla cattedrale. Parzialmente distrutta anch’essa dal terremoto circa un secolo dopo della sua costruzione, venne ricostruita nella seconda metà del XVI secolo e in questa occasione il Mastro Cola de Gessa realizzò il portale terminato tra il 1574 ed 1576.

A quest’epoca risale anche la realizzazione dell’iconostasi, poi smembrata e riadattata per il coro di rito latino nei secoli successivo. Impostata su un basamento a bugne, la facciata ha profilo a capanna. La facciata presenta un rosone centrale ed un portale in asse caratterizzato da protiro su mensole a terminazione cuspidata.

All’interno del protiro corrono tre fasce di cui quella esterna decorata ad elementi vegetali mentre quelle interne e l’architrave riportano storie bibliche. L’interno, a navata unica con piccole cappelle laterali, conserva un interessante soffitto ligneo seicentesco con Scene della vita di San Nicola. Degni di nota sono anche gli altari lignei laterali dorati con decorazione ad intarsio.