
La basilica di San Nicola di Bari
La basilica di San Nicola è un simbolo per tutti i baresi. All’interno vengono custodite le reliquie del Santo che furono trasportate a Bari nel 1087 da parte di alcuni mercati baresi che le prelevarono da Mira, una città dell’Asia Minore. La chiesa da allora è sempre stata meta di pellegrinaggio da parte di fedeli provenienti non solo dalla Puglia ma anche da molti paesi dell’Europa orientale dove questo santo è tutt’oggi molto venerato.

Nel 1087 non appena giunsero a Bari le preziosissime reliquie, nacque l’esigenza di costruire una basilica per custodirle. Si iniziarono quindi i lavori che terminarono nel 1103. Ma solo nel 1197 si ebbe la consacrazione ufficiale della chiesa da parte dell’imperatore Enrico VI, in commemorazione del padre Federico Barbarossa che partendo per la Crociata, chiese in questa chiesa la benedizione di San Nicola.

La facciata è ripartita da due lesene poggianti su colonne di spoglio. In ciascuna delle tre aree così ottenute si aprono tre portali. Ai lati della facciata vi sono due due torrioni mozzi, di cui quello di sinistra è stato realizzato utilizzando una struttura preesistente.
Nella parte centrale della facciata è presente una decorazione con archi ciechi mentre in quella superiore si hanno cinque bifore su cui domina in alto un rosone.

Il portale centrale è retto da colonne ottagonali che si poggiano su due tori. Intorno la porta è decorata con un cornicione arricchito da arabeschi e altre decorazioni simboliche.

Sulla facciata laterale vi è la famosa Porta dei Leoni. Questa porta è un’opera di grande ricchezza artistica. L’arco aggettante, l’archivolto e la cornice della porta stessa sono riccamente decorati con simboli e tecniche che manifestano le influenze tipiche dell’epoca a Bari: decorazioni bizantine, longobarde e normanne sono perfettamente integrate in questa opera di grande valore giunta sino a noi oggi.


L’interno è suddiviso in tre navate da due file di doppie colonne. Le navate sono sormontate e sostenute da tra arconi trasversali. Questi furono aggiunti nel XV secolo a causa di un terremoto ed hanno funzione di sostegno della struttura. In fondo si ha il presbiterio, separato dal resto della chiesa da ulteriori tre archetti. All’interno del presbiterio si è conservata parte della pavimentazione originale.

Il soffitto originale della chiesa era a capriate lignee, mentre quello attuale è invece totalmente rivestito in legno riccamente decorato in oro con molte aree riempite da dipinti. Il soffitto attuale è stato realizzato nel 1662 da Carlo Rosa, dove nella parte della navata centrale vi sono raffigurate le Storie di San Nicola, mentre nel transetto il Paradiso.

A chiudere in fondo la chiesa vi è una nicchia centrale con al centro la Cattedra di Elia. Questo bellissimo sedile è un notevole esempio di arte romanica del XII secolo. Come riportato da una incisione sul retro, questa scultura è legata alla figura dell’abate Elia, arcivescovo di Bari e Canosa. Mentre nel transetto destro vi è l’Altare di San Nicola.

Proprio davanti alla basilica di San Nicola, vi è la piccola chiesa di San Gregorio. Realizzata durante il periodo bizantino nel XI secolo, questa chiesa fa parte del complesso ed anch’essa realizzata in stile romanico pugliese.