Fano - la Porta augustea sulla Flaminia

Fano, da Augusto ai Malatesta

L’antica Fanum Fortunae era già presente quando Giulio Cesare attraversò il Rubicone pronunciando la frase “alea iacta est”. Infatti si trattava di un centro abitato di origini italiche, che si era sviluppato, molto probabilmente, intorno ad un tempio della Fortuna. Fano però si potè considerare una vera e propria città durante il periodo dell’imperatore Augusto, divenendo la Colonia Julia Fanestris, con un’estensione urbana considerevole che comprendeva diverse strade (carde che decumani). Lo stesso Augusto dotò Fano di una cinta muraria dotata di un sistema di torrioni.

Fano - Augusto Imperatore romano
Augusto e la città di Fano

La città crebbe sempre di più di importanza, tanto da diventare la destinazione della via Flaminia, che da Roma partiva attraversando l’intero Appennino per finire nell’Adriatico, proprio in corrispondenza di Fano. La strada consolare entrava ad occidente nella città, diventandone il decumano massimo, per poi andare ad angolo retto come cardo massimo e dirigersi verso Rimini, seguendo la linea costiera. Ed è proprio ai due attraversamenti della Flaminia che si ebbe la maggiore densità di monumenti importanti, come l’Arco di Augusto, la Porta Giulia, e al centro il Foro con la famosa Basilica di Vitruvio. Del periodo romano, solo l’arco è giunto fino ad oggi, mentre le altre due sono andate perse.

Fano - Chiesa di Sant'Antonio Abate
Chiesa di Sant’Antonio Abate – Fano

Nel 358, con i primi segnali di caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Fano fu in gran parte distrutta dall’esercito dei Goti capitanati da Vitige, nella lunga lotta contro i Bizantini di Belisario. Ridotta nuovamente ad un piccolo centro abitato, Fano entrò a far parte della pentapoli marittima sotto la guida dell’esarca di Ravenna.

Per quanto riguarda il Medio Evo, dopo un lungo periodo di dominazione longobarda, la città divenne libero comune nel X secolo come molte altre città italiane. E proprio in quel periodo, Fano entrò in una lunghissima fase di continue battaglie e rappresaglie con le città vicine e le lotte di potere delle varie famiglie che cercavano di contendersi l’egemonia e le signorie dei vari comuni.

Fano - Cattedrale di Santa Maria Maggiore
Cattedrale di Santa Maria Maggiore – Fano

Nella lotta tra guelfi e ghibellini, tra le varie famiglie di Fano, prevalse nel 1357 infine la famiglia dei Malatesta, con Galeotto I, una lunga dinastia destinata a governare per oltre un secolo fino al 1463, anno in cui perse l’indipendenza per entrare a far parte dello Stato della Chiesa. Durante la signoria dei Malatesta, il centro urbano ricominciò a svilupparsi, godendo del particolare momento di tranquillità. Le nuove classi emergenti, in particolare quella dei mercanti, spinsero la costruzione di numerosi edifici, sia civili che religiosi, mutando profondamente l’assetto urbano. Tra queste opere vi è la costruzione del Palazzo Malatestiano.

Fano - Cinta muraria malatestiana
Cinta muraria malatestiana – Fano

Sempre ai Malatesta, di deve la costruzione di altre opere, come la nuova cinta muraria che dovette comprendere anche i nuovi borghi popolari che si estendevano oltre le antiche mura romane. Mentre su di una preesistente fortezza romana situata lungo le mura settentrionale, fu realizzata la Rocca Malatestiana, costruita tra il 1438 ed il 1452.

Nel 1463, dopo l’assedio di Federico da Montefeltro, la città cadde sotto il dominio vaticano, e perdendo tutti i diritti di libero comune. Terminò quindi il lungo periodo delle signoria dei Malatesta. Dopo tale periodo Fano perse gran parte della sua importanza, e non conobbe ulteriori e particolari sviluppi, rimanendo così strutturalmente immutata da allora. La città seguì quindi tutte le vicissitudini dello Stato pontificio fino all’Unità d’Italia.

Fano - Porta Augustea e Loggia di San Michele
Porta Augustea e Loggia di San Michele – Fano

Arco di Augusto

L’imperatore Augusto, particolarmente legato alla città di Fano, fece erigere nel 9 d.C., in corrispondenza dell’entrata della Flaminia nell’urbe, una poderosa porta nel 9 d.C., erroneamente chiamata Arco di Augusto, anche se non si tratta di un arco onorario. Questa struttura è giunta sino ad oggi parzialmente mutilata, rimanendo priva dell’attico superiore, che fu abbattuto durante l’assedio del 1463 da parte di Federico da Montefeltro.

Fano - Porta augustea - Arco d'Augusto
Porta Augustea o Arco d’Augusto – Fano

La porta augustea è realizzata in travertino ed è composta da un arco a tre fornici, con quello centrale di maggiori dimensioni. Ai lati della struttura erano presenti due torrioni a pianta a ferro di cavallo posti a difesa del passaggio e da cui poi partivano le mura della cinta muraria. Di tali strutture, quello di destra fu abbattuto nel XV secolo, mentre l’altro è stato soggetto a forti rimaneggiamenti.

Chiesa di San Michele

Nei pressi dell’Arco di Augusto vi è l’ex Chiesa di San Michele, un edificio cinquecentesco di grande interesse architettonico anche per la loggia rinascimentale ricavata all’interno delle mura cittadine. La costruzione della chiesa fu iniziata nel 1494 per opera di maestranze comacine, e per la sua realizzazione furono utilizzati come materiali di recupero molte parte delle numerose rovine romane che si trovavano nei pressi.

Fano - ex Chiesa di San Michele
Facciata della ex Chiesa di San Michele – Fano

Per la realizzazione della loggia rinascimentale, la pietra d’Istria utilizzata fu infatti ricavata dai resti dell’attico superiore del vicino Arco di Augusto, da poco abbattuto (un anno prima) durante l’assedio di Federico da Montefeltro. Il Palazzo della loggia che allora aveva funzioni conventuali oggi ospita dei corsi di studio universitari, mentre la chiesa ormai sconsacrata è quasi sempre chiusa.

Rocca Malatestiana

Negli anni compresi fra il 1438 ed il 1452, fu edificata la Rocca Malatestiana, un’imponente fortezza voluta da Sigismondo Malatesta, signore di Fano, e progettata da Matteo Nuti. La struttura ricavata da una precedenza fortezza romana, ha una base quadrangolare con una serie di torrioni ai fianchi. La parte più antica è la rocchetta, una struttura romana e poi medievale che svolgeva funzioni difensive del porto, che allora sorgeva in quel luogo. Con il passare dei secoli il mare si è via via allontanato dalle mura romane, rendendo la funzione di questa rocchetta puramente difensive.

Fano - Rocca Malatestiana
Rocca Malatestiana – Fano

Palazzo Malatestiano

Altro importante edificio storico legato alla famiglia dei Malatesta è il Palazzo Malatestiano. Situato nel punto centrale della città si affaccia sull’attuale Piazza XX settembre, luogo che da sempre è stato il centro nevralgico di Fano, punto di incrocio del decumano massimo con il cardo massimo. E’ infatti in questo stesso luogo che sorgeva il Foro romano, e poi il mercato medievale.

Fano - Piazza XX Settembre
Piazza XX Settembre – Fano

Il palazzo è in stile rinascimentale, e fu realizzato proprio all’entrata al potere di Galeotto I Malatesta nel 1357, molto probabilmente prendendo il posto da edifici pubblici di epoca romana sopravvissuti e restaurati durante il medioevo. Ogni rappresentante di questa famiglia durante le diverse generazioni apportò una serie di modifiche ed aggiunte. E’ infatti del figlio Pandolfo III, l’ampliamento del palazzo con una nuova ala occidentale in stile tardo gotico.

Fano - Palazzo Malatestiano
Palazzo Malatestiano – Fano

Il Palazzo fin dalla sua realizzazione fu la residenza scelta dei Malatesta, fino al crollo della signoria avventua nel 1463. Come residenza fu scelta anche da personaggi storici importanti come Galeazzo Maria Sforza e Cesare Borgia. Nel 1518 un incendio distrusse alcuni ambienti nella parte alta, che portò alla realizzazione di un nuovo piano con finestre ad occhio di bue. Infine l’esercito di Napoleone saccheggiò fortemente la città, svuotando le ricchezze artitiche presenti all’interno di questo palazzo.