La graziosa cittadina di Gioia del Colle sorse in epoca medievale dalle abitazioni che via via venivano edificate intorno ad un castello bizantino posto strategicamente su di un colle nel cuore della Murgia. Anche il suo nome ha origini bizantine, infatti Gioia sembrerebbe derivare da Joha, il diminutivo della famiglia bizantina Johannakis che all’epoca governava tale castello. Anche se vi sono anche altre opinioni riguardo l’origine del nome di questo centro.

Del castello bizantino non è rimasto molto della struttura originale, ma è stato progressivamente ricostruito e ristrutturato fino ad arrivare alla attuale struttura chiamata Castello Normanno Svevo.

Il Castello Normanno Svevo
Il Castello Normanno Svevo è una struttura imponente che si trova in pieno centro storico di Gioia del Colle. La struttura attuale è il risultato di molte ricostruzioni e ristrutturazioni effettuate in diverse epoche storiche.

La struttura originale bizantina (di cui rimane solo l’ala nord) fu poi ristrutturata e modificata in epoca normanna, da Riccardo d’Altavilla (1045-1110) nipote del famoso Tancredi e Siniscalco di Puglia e Calabria. Poi il castello fu successivamente distrutto insieme al centro abitato dopo l’attacco di Guglielmo I il Malo (1120-1166), re di Sicilia, anche lui di stirpe normanna, durante la sua conquista del territorio pugliese.

Nel secolo successivo, Federico II di Svevia, nel 1230 di ritorno dalla Crociata, volle ripristinare il centro abitato con il castello. La struttura fu ricostruita e ristrutturata, assumendo una struttura grossomodo quadrangolare, identica a quella odierna: un cortile centrale interno e quattro torri angolari ai vertici.

Furono aggiunti molti ambienti chiusi e di servizio a scopo residenziale e di rappresentanza. Ma non solo, il castello infatti entrava a far parte di quella rete di fortificazioni presenti in tutta l’Italia Meridionale atte a definire una barriera difensiva e di controllo del suo Regno.

Con la sconfitta di Manfredi nel 1266 si chiuse l’egemonia sveva che da un secolo aveva caratterizzato e posto le basi per un regno unito del sud Italia. Il castello di Gioia del Colle passò sotto il dominio, dapprima degli Angioini, e poi successivamente degli Aragonesi, che lo resero sempre più una residenza ed un luogo di rappresentanza, aggiungendo decorazioni, finestre e rifiniture sia nel cortile che nei locali interni.

Oggi il castello ospita il Museo Archeologico Nazionale in cui sono custoditi molti reperti provenienti dalla vicina zona archeologica di Monte Sannace, dove sono state ritrovate testimonianze molto importanti di un insediamento apulo risalente ai VI-III sec a.C, probabilmente identificabile con il vecchio centro di Turum.