La storia di questa città risale ancora prima dei Romani, quando i Galli Cenomani popolavano questi luoghi. Nel 225 a.C. gli antichi Romani, nelle prime campagne di espansione verso le regioni galliche a nord, occuparono questo insediamento urbano, che ribattezzarono con il nome di Brixia. Durante questo periodo ebbe una discreta importanza come città romana, tanto da meritarsi il titolo di Colonia Civica Augusta.

Con la graduale caduta dell’impero romano, nel 452 d.C. fu saccheggiata dalle scorrerie degli Unni, in discesa verso la capitale dell’impero. Poi con la venuta dei Longobardi, Brescia, rimanendo ancora uno dei centri di riferimento del nord Italia, fu scelta come capoluogo di uno dei numerosi ducati del regno longobardo.
Con l’avvento in Italia dei Comuni, anche Brescia conobbe una sua autonomia contro il potere imperiale, tanto da schierarsi in entrambe le leghe lombarde, per combattere la discesa dell’imperatore in Italia. Comunque Brescia, nella competizione tra le città vicine, non riuscì a svilupparsi ulteriormente, e presto entrò sotto il controllo della città di Milano, per poi in seguito essere contesa con la vicina Verona.

Nel 1426, comunque, la città entrò definitivamente a far parte della Repubblica di Venezia fino al 1797, anno in cui Napoleone prese possesso dell’intera regione, per poi essere, dopo pochi anni, destinata ad entrare a far parte, insieme a tutto il lombardo-veneto, dell’impero d’Austria. Ma fu comunque durante i tre secoli di dominio della Serenissima che la città di Brescia conobbe il suo periodo di massimo splendore e ricchezza. E’ infatti a tale periodo che risalgono gran parte delle opere più maestose della città come Piazza della Loggia.

Con le guerre del Risorgimento italiano, Brescia riuscì a liberarsi dall’occupazione austriaca ed entrare a far parte del Regno d’Italia nel 1859, con l’entrata ufficiale di Garibaldi in città a capo del suo corpo scelto di Cacciatori delle Alpi.
La Piazza della Loggia
La parte della città più rappresentativa è Piazza della Loggia, un luogo pieno di fascino grazie soprattutto ad alcuni edifici in essa presenti, come il Palazzo della Loggia. Questo imponente edificio fu infatti realizzato da Venezia per rappresentare il suo potere ed il suo prestigio nella città. I lavori di costruzione iniziarono nel 1492, ma richiesero quasi un secolo, terminando nel 1570. In questi anni furono molti gli architetti incaricati nella realizzazione del progetto tra cui i famosi Andrea Palladio e Jacopo Sansovino. Tanto ritardo fu dovuto in gran parte ai numerosi crolli ed incendi che incombettero sulla struttura ancora in costruzione. Di epoca molto recente, cioè nel 1914, è invece il tetto con la sua caratteristica forma a chiglia di una nave rovesciata.

Sul lato opposto della piazza si ergono altri due edifici molto importanti dal punto di vista architettonico: il Monte di Pietà Vecchio ed il Monte di Pietà Nuovo. Il Palazzo del Monte di Pietà Vecchio è un’edifico risalente al XV secolo, caratterizzato da un’elegante loggetta alla veneziana, arricchito ulteriormente da vari frammenti romani inglobati nelle pareti del palazzo. Nella parte orientale, vi è inoltre l’Orologio astronomico, del 1516, con i due automi soprannominati i Macc de le ure , cioè i “matti delle ore”.

Piazza Paolo VI
Se la piazza della Loggia è il cuore della città e la rappresentazione del potere civile, l’antica Piazza del Duomo, oggi chiamata Piazza Paolo VI, ne è il centro religioso. E’ infatti su questa piazza che si affacciano gli edifici religiosi più importanti di Brescia, come il Duomo vecchio, il Duomo Nuovo ed il Broletto.
Duomo Vecchio: La Rotonda
Il monumento più antico presente in Piazza Paolo VI è appunto il Duomo Vecchio, chiamato da tutti “La Rotonda“. Quest’affascinante edificio è una delle rare e preziose chiese romaniche a pianta circolare presenti in Italia. Questa chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, fu realizzata a sua volta sulla base di una precedente basilica paleocristiana.

L’intero edificio fu realizzato nell’XI secolo, ma già poco meno dello stesso secolo, subì gravi danni a causa di un incendio. Inoltre con il passare dei secoli, il livello stradale della città, compreso quello della piazza, si alzò di alcuni metri, e quindi la chiesa, ormai parzialmente interrata, richiese nel 1708 la realizzazione di un nuovo ingresso ad un livello superiore.

Una volta entrati da questa porta, ci si ritrova infatti in una posizione rialzata rispetto all’interno della chiesa, da cui è possibile ammirarne la struttura dall’alto. Si nota immediatamente la sua struttura a cilindri concentrici, con il deambulatorio che avvolge circolarmente la parte centrale, sormontata da una maestosa cupola sorretta da 8 pilastri di grandi dimensioni.

Lungo le pareti laterali si aprono delle cappelle al cui interno si trovano molti capolavori artistici di particolare interesse, tra cui delle reliquie varie risalenti al XI secolo ed esposte al pubblico solo due volte all’anno. Da notare anche, il sarcofago del vescovo Berardo Maggi, una prodigiosa scultura in marmo rosso di Verona, realizzata nel 1308.

Dell’antica basilica paleocristiana precedente, possiamo farci l’idea delle sue dimensioni dalla presenza di due strisce nere sul pavimento. Di tale struttura, inoltre, sopravvive la Cripta di San Filastro, che si trova sotto l’attuale presbiterio. In questa sala vi sono numerosissime colonne, i cui capitelli furono recuperati da antichi edifici romani e bizantini. Sotto le scalette di accesso alla cripta sono stati ritrovanti anche dei frammenti dei mosaici che decoravano l’antica chiesa e risalenti al V secolo d.C.
Duomo Nuovo
Accanto alla Rotonda si erge il Duomo Nuovo, un imponente edificio realizzatra tra il 1604 ed il 1825. Il lungo periodo richiesto per la sua realizzazione (oltre 2 secoli) fu dovuto a diverse vicissitudini, tra cui il susseguirsi di architetti sempre diversi, il passaggio della peste in città, ed infine un lungo periodo di problemi economici a cui andò incontro la città di Brescia. Per questo motivo, gran parte del materiale di costruzione fu prelevato dal vicino foro romano.

Per la facciata invece, anche se realizzata interamente in marmo, si utilizzò materiale nuovo proveniente dalle vicine cave di Botticino. All’interno della chiesa si ha una pianta a base greca il cui centro è sormontato da un’elevatissima cupola che raggiunge bel 84 metri di altezza che fu progettata da Luigi Cagnola.
Il Broletto
Ad abbellire la Piazza Paolo VI non vi sono solo delle chiese, ma anche altri splendidi edifici pubblici, tra cui spicca il Broletto. Questo palazzo è il più antico della città essendo stato realizzato nel 1187 utilizzando in gran parte il legno come materiale di costruzione. Ma ben presto, si decise di sostituire il legno con della più resistente e durativa pietra, terminando i lavori di costruzione nel 1223.

Il Broletto svolse nelle varie epoche diverse funzioni civili tra cui la prefettura e come ufficio comunale e provinciale. La facciata odierna presenta al piano stradale una graziosa loggia che però è il risultato di una ricostruzione recente avvenuta nel XIX secolo. L’originale, risalente al Duecento, fu distrutto durante i moti rivoluzionari nel 1797.