A pochi chilometri da Trapani vi è una zona lagunare che da secoli è stata sfruttata per l’estrazione del sale: la laguna dello Stagnone. Oggi le saline, anche se non più in uso, rappresentano insieme ai mulini una bella testimonianza dei tempi passati, in cui il sale qui estratto raggiungeva i paesi del nord europa, spesso lontani migliaia di chilometri, attraverso la via del sale.

I tanti mulini sparsi lungo tutte le saline della laguna, donano al paesaggio un fascino particolare. Il loro scopo era quello di sfruttare la forza del vento per azionare le viti di Archimede all’interno in grado di spostare grandi quantità di acqua da un bacino all’altro. Alcuni di essi venivano anche utilizzati per macinare il sale in granelli più piccoli in modo da poter essere meglio trasportato. Molti di questi mulini sono stati restaurati, tra cui uno in particolare a Nubia, è stato scelto per ospitare il Museo delle Saline.

La laguna dello Stagnone e le sue isole
Tra le diverse saline sparse intorno alla costa trapanese, quella che forse ha conservato un maggior fascino è quella della laguna dello Stagnone. Questa laguna, formata solo in tempi recenti (XV sec d.C. circa), è il risultato “parziale” della mano dell’uomo che ha saputo sfruttare le caratteristiche del luogo per l’estrazione del sale dall’acqua del mare.

Infatti quando gli antichi fenici colonizzarono l’isola di Mozia, al centro dell’attuale laguna dello Stagnone, questa non esisteva. Poi via via con i secoli, le correnti sottomarine hanno spostato la sabbia dei fondali accumulandola in questa baia. Con l’abbassarsi del livello dei fondali, l’acqua è divenuta sempre più stagnante.

Ed è qui che è intervenuto l’uomo. Durante la fase di dominazione spagnola, si decise di sfruttare queste caratteristiche per la realizzazione di saline. Furono così create delle piccole barriere per separare piccoli appezzamenti di mare, con diversi livelli di profondità.

Nel caso delle saline, l’intervento umano non è stato distruttivo, ma ha saputo valorizzare l’habitat naturale realizzando una laguna unica al mondo: la Riserva della laguna dello Stagnone di Marsala. L’elevata temperatura delle acque durante tutto l’anno ed il basso livello dei fondali ha creato un’oasi che attrai moltissimi quantità di pesci e di uccelli. Non è raro vedere gruppi di fenicotteri rosa sostare in questi splendidi luoghi.

La laguna è caratterizzata da diverse isole, tra cui l’Isola Grande, Schola, Santa Maria è l’isola di San Pantaleo. Quest’ultima è importantissima non solo dal punto di vista naturalistico ma anche archeologico, ospitando l’antica colonia fenicia di Mozia.

Poco distanti vi sono le Egadi, un gruppo di isole di grandi dimensioni, tra cui la più famosa è l’isola di Favignana, nota per la pesca del tonno e le sue tonnare.