Monselice, un comune in provincia di Padova, è caratterizzato da una ricchezza di monumenti davvero notevole per le dimensioni del centro urbano. Castelli, ville, palazzi monumentali, antiche chiese arricchiscono il piccolo centro storico di questo antico borgo che sorge sulle pendici dei Colli Euganei. In particolare il Santuario Giubilare delle Sette Chiese, un complesso di piccole chiese distribuite nel punto più alto del paese da cui si ammira la vastità della pianura veneta.

Il nome Monselice, deriva dal latino Mons Silicis, proprio per la presenza dei Colli Euganei da cui si estraeva la pietra per l’edilizia. Il paese infatti si trova alle pendici dell’estremità orientale di questa antica catena montuosa di origine vulcanica che svetta nel bel mezzo della pianura veneta. Gli antichi abitanti sfruttarono quindi la sicurezza dell’altura e l’importanza del luogo, infatti dove sorge il paese è il luogo di un importante di vie di comunicazione, in particolar modo tra Padova e Ferrara.

Prima menzione di questo antico borgo l’abbiamo nell’Historia Langobardorum in cui si afferma l’esistenza di Mons Silicis nel 569. Infatti l’abitato si formò molto probabilmente in corrispondenza di una fortificazione costruita nel V secolo dai bizantini come avanguardia dei loro territori sulla costa adriatica.

Dopo una lunga dominazione longobarda, nel XII secolo divenne un Libero comune. Poi tra varie vicessitudini passò di mano in mano a diverse signorie per poi, nel 1405, entrare a far parte della Repubblica di Venezia. Dopo questa data la città perdette il suo scopo strategico e difensivo di confine, e quindi divenne luogo di soggiorno delle ricche famiglie veneziane. Invece che di fortificazioni, e potenziamenti difensini, si cominciarono a costruire Palazzi, Chiese e Ville.
Il Santuario Giubilare delle Sette Chiese e Villa Duodo
Tra le costruzioni che i nobili veneziani commissionarono a Monselice, vi è il Santuario Giubilare delle Sette Chiese. La ricca e potente famiglia Duodo fece ideare e costruire questo complesso di chiese a Vincenzo Scamozzi, famoso architetto veneziano. Il Santuario fu realizzato nel 1615 ed è costituito da sei Cappelle che seguono un percorso lungo il fianco del colle. Il percorso poi finisce nella settima chiesa e tutte le chiese si affacciano su un bellissimo panorama da cui è possibile ammirare la pianura veneta.

Sette le chiese come sette erano le basiliche maggiori di Roma. Infatti la famiglia Duodo riuscì ad ottenere da papa Paolo V la concessione di poter rilasciare le stesse indulgenze per i pellegrini che avessero visitato il santuario. Pregando di chiesa in chiesa lungo il percorso fino alla chiesa finale, il pellegrino avrebbe ottenuto gli stessi “diritti spirituali” di quelli che avessero fatto pellegrinaggio a Roma.

In questo santuario tutti i riferimenti riportano a questo. Infatti l’arco di ingresso viene per l’appunto chiamato Porta Romana o Porta Santa. Dal punto di vista artistico sono interessanti alcune pitture di Jacopo Palma il Giovane e del pittore bavarese Johann Carl Loth.

Al termine del percorso, proprio dove si trova la settima chiesa, sorge Villa Duodo. Questa villa si trova proprio sul piazzale che segna la fine della via del Santuario. Parte della villa fu edificata in concomitanza con la costruzione del Santuario sempre dall’architetto Scamozzi, in stile tardo rinascimentale. Mentre la facciata più ampia e sontuosa è invece un’aggiunta risalente al 1740.

Sempre del Settecento sono la fontana in Pietra al centro della piazza, e tutto il lato a monte, in cui si ha una imponente scalinata adornata con le statue delle Quattro Stagioni di Antonio Bonazza, scultore padovano. In cima alla scalinata vi è l’Esedra di San Francesco Saverio, una piccola grotta intitolata al santo che soggiornò a Monselice nel 1537.
Il Duomo Vecchio
Nelle immediate vicinanze del Santuario vi è una splendida chiesa in stile romanico-gotico, il Duomo Vecchio, o Chiesa di Santa Giustina. Questa bellissima chiesa domina il resto del paese dalla sua posizione sopraelevata. Fu edificata nel XIII secolo e presenta una bella facciata in pietra e mattoni in stile romanico, arricchita però da elementi gotici come un rosone, un protiro con arco acuto e due bifore.

Accanto alla chiesa si erge un bel campanile in stile romanico lombardo. Bello anche l’interno a navata unica con al termine tre absidi di cui la principale a volta a crociera. All’interno vi sono due bei dipinti di scuola veneziana del XV secolo: il Polittico di Santa Giustina e la Madonna dell’Umiltà.
