Sulla costa ionica, a pochi chilometri da Crotone, vi è un piccolo borgo marinaro chiamato Punta delle Castella, o più notoriamente Le Castella. Oltre che per le splendide spiagge di sabbia alternate a scogliere rocciose, meta di moltissimi turisti durante il periodo estivo, questo centro è famosissimo per la Fortezza Aragonese che sorge completamente circondata dal mare, creando effetti cromatici davvero spettacolari.

Il Video Racconto
Il Castello Aragonese di Le Castella
Questo splendido monumento, nonostante il nome, ha origini antichissime. Le sue fondamenta infatti vengono fatte risalire al periodo della Magna Grecia. Infatti negli anni 70, una forte mareggiata portò alla luce parti di mura risalenti al IV-III secolo a.C.

La fortuna ha voluto che questa fortezza sia giunta fino ai nostri giorni intatta. Infatti nonostante le moltissime vicissitudini storiche vissute dalla popolazione di Le Castella, tra cui le numerosissime incursioni ottomane e piratesche, gli scontri tra francesi e borbonici nel 1799, la struttura è rimasta pressoché integra conservando ancora tutto il suo splendore.

L’aspetto odierno lo dobbiamo principalmente ad Andrea Carafa, famoso condottiero e luogotenente generale del Regno di Napoli, che ne commissionò il rifacimento strutturare per rendere la fortezza “adeguata alle più moderne esigenze difensive” e poter resistere così anche ai poderosi colpi di cannone provenienti dalle navi sul mare.

Nell’attuale roccaforte, recentemente quasi completamente restaurata, sono possibili comunque ancora notare le molteplici aggiunte dei diversi periodi storici: normanni, svevi, bizantini, angioini e aragonesi hanno lasciato in queste mura traccia del loro passaggio e della loro cultura.

All’interno si ha la fortezza vera e propria, costituita da una serie di stanze ed un Borgo Antico. Infatti la fortezza tra il Settecento e l’Ottocento fu l’unico luogo che garantisse una certa sicurezza alla popolazione locale verso le scorribande turche. Il Borgo Antico è un piccolo agglomerato urbano composto da piccole bottegucce dove la popolazione poteva riunirsi per scambiare la merce.