Tra le più belle attrazioni monumentali di tutto il Portogallo, vi è il Convento de Cristo a Tomar. Questo imponente convento fortificato è fortemente legato alla storia dei Templari, monaci cavalieri famosi in tutto il mondo allora conosciuto per la loro abilità sia come guerrieri che per la loro capacità di gestire immense ricchezze e conoscenze. Qui trovarono rifugio anche dopo che nel resto d’Europa furono banditi e perseguitati.

A cavallo tra il XII ed il XIII secolo, l’ordine dei Cavalieri Templari venne in aiuto dei portoghesi per riconquistare i territori meridionali dai Mori. Il successo dell’impresa e la realizzazione di una nazione come il Portogallo, fecero guadagnare il ben volere verso i templari da parte dei reali della nuova nazione. Furono così ricompensati con terreni e potere politico.

Dopo la liberazione dei Mori del territorio di Tomar, i Templari ricevettero in premio dal re alcuni territori tra cui il terreno su cui sorge oggi il Convento de Cristo. Infatti per presenziare la zona, il Gran Maestro dei Templari decise di fondare nel 1160 un distaccamento del loro ordine, costituito principalmente da un castello e da pochi altri edifici, che oggi costituiscono la parte più antica del complesso.

Nonostante l’abolizione dell’ordine dei templari in gran parte d’Europa su ordine di Clemente V, in Portogallo, i templari trovarono un sicuro rifugio sotto la corona di re Dinis che ribattezzò l’ordine come Ordine di Cristo. In questo modo non solo poterono sopravvivere, ma potettero ereditare tutti i beni e le funzioni del precedente ordine templare. Nel 1356, Tomar e il Convento de Cristo divennero appunto il quartier generale del nuovo ordine.

Gran parte della struttura odierna fu realizzata da Enrico il Navigatore nel 1418, allora governatore del nuovo Ordine di Cristo, in particolare la Charola (la chiesa dei Templari), chiamata anche Rotunda, una chiesa dalla forma particolare a tamburo con 16 lati. Questi ampliamenti si resero necessari per espletare il nuovo ruolo svolto dal Convento de Cristo come nuova sede principale dell’Ordine di Cristo.

Altri elementi del complesso conventuale furono realizzati sotto il regno di João III (1521-27). Infatti l’ordine, sempre sotto la protezione dei re del Portogallo, era riuscito a crescere e ad incrementare i propri commerci. Tale nuova ricchezza portò ad accrescere l’importanza della struttura e quindi si rece necessario ampliarla e ristrutturarla.

L’ordine incaricò gli architetti João de Castilho e Diogo de Arruda di ridisegnare i chiostri interni, e rifinire gran parte del resto del convento aggiungendo elementi in stile manuelino. Furono così realizzati il Chiostro dei Corvi, il Chiostro del Pane ed il Chiostro Grande. In particolare quest’ultimo è considerato un raro esempio di stile rinascimentale italiano in Portogallo.

Precedenti a questi, vi sono altri chiostri (in totale vi sono 8 chiostri nel complesso) realizzati in stili diversi, tra cui il Chiostro del Cimitero, in stile gotico, chiamato così perché fu il luogo di sepoltura dei cavalieri templari e poi successivamente dai monaci dell’Ordine di Cristo. Fu realizzato da Enrico il Navigatore, e si presenta ad un solo piano con archi a sesto acuto sorretti da doppie colonne decorati con capitelli a motivi vegetali. Inoltre le pareti del deambulatorio sono rivestite con degli azulejos del XVI secolo.

Altro elemento di elevato pregio sia artistico che architettonico è la finestra della sala capitolare realizzata in stile manuelino dall’architetto Diogo de Arruda tra il 1510 ed il 1513. Questa enorme finestra si affaccia sul chiostro di Santa Barbara ed è riccamente decorata con motivi manuelini, tra cui si può riconoscere il simbolo dell’Ordine di Cristo e di Manuele I.
